Pedagogista italiano. Ordinato sacerdote nel 1815, fu
professore presso il seminario di Cremona e divenne in seguito direttore delle
scuole elementari di quella provincia (1821). Dopo i moti del 1848 fu costretto
a rifugiarsi in Piemonte, dove venne nominato senatore e presidente del
Consiglio universitario di Torino e della Commissione permanente per le scuole
secondarie. Proposto da Carlo Alberto quale arcivescovo di Genova, si vide
negare tale nomina da Pio IX. In seguito si dedicò allo studio degli
asili, in particolar modo quelli degli Stati sardi, e, nel 1857, fu chiamato a
presiedere la direzione delle scuole infantili di Torino.
A. si
dedicò intensamente alla creazione e alla diffusione di "asili
d'infanzia", il primo dei quali fu da lui fondato nel 1827. Accanto alle
attività ludiche, l'asilo aportiano sviluppava attività manuali e
culturali, con programmi molto articolati. Numerosi sono gli scritti di
A., nei quali è evidente l'influsso del pensiero di Pestalozzi.
Tra essi ricordiamo:
Manuale di educazione e di ammaestramento per le scuole
infantili (1833),
Guida per i fondatori e per i direttori delle scuole
infantili (1836),
Cenni sull'indole propria delle scuole infantili
(1837),
Elementi della pedagogia (1847) (S. Martino dell'Argine, Mantova
1791 - Torino 1858).